Le "aperture" dei locali notturni o Ibiza Opening attirano migliaia di turisti provenienti da diversi Paesi con un obiettivo comune: godersi ancora una volta i locali notturni di Ibiza.
La parola più ripetuta da venerdì a Ibiza è "fiesta" in tutte le lingue. Centinaia di persone hanno raggiunto l'isola solo per godersi le "aperture" delle discoteche e per molti sembra che ci siano più di 24 ore in un giorno, visto che hanno anche avuto il tempo di fare un tuffo in mare.
"Quando ho visto la locandina ho comprato il biglietto e ho prenotato un hotel per due notti. Dato che sono arrivato ieri [venerdì] e volevo arrivare presto all'Ushuaïa, ho colto l'occasione per andare in spiaggia prima, perché domani non so se potrò fare altro che prendere il volo di ritorno", ha detto ridendo Martín, che è arrivato da Malaga con una coppia di amici.
La festa è iniziata con il nome di "Better Together" all'Ushuaïa Ibiza alle 12.00, ma già un'ora prima c'era la fila per acquistare i biglietti al botteghino. Il fatto è che i biglietti rimasti erano limitati e il portale online era esaurito da settimane.
Musica ininterrotta per 12 giorni di fila con una formazione di sei DJ riconosciuti a livello internazionale: Layla Benítez, Mathame, Kölsch, Artbat, Stephan Bodzin e Paul Kalkbrenner. Romina e Tiago sono venuti da Berlino per vedere quest'ultimo, e alle 13 stavano già varcando la porta della discoteca. "È la prima volta che veniamo a Ibiza e le nostre aspettative sono molto alte. Senza entrare si percepisce già l'atmosfera, la gente è rilassata e felice, quindi non posso immaginare come sarà lì dentro", hanno detto.
"È la festa più grande e migliore d'Europa, la numero 1 di Ibiza", gridava una donna italiana prima di passare il controllo d'accesso. Anche lei era venuta per l'evento, come la stragrande maggioranza delle persone giunte sull'isola questo fine settimana. Sono migliaia e molti di loro sono facilmente identificabili solo per l'abbigliamento che indossano, a volte da festival e appariscente.
Ma "Better Together" non si è fermato qui perché, dopo la chiusura dell'Ushuaïa, la festa si è spostata nella sua discoteca gemella: Hï Ibiza. Dalle 23 di ieri fino alle 12 di questa mattina, gli amanti della musica elettronica hanno potuto godere di più di una dozzina di artisti nelle sue tre sale: Hï Theatre (Chloé Caillet, Amémé, Damian Lazarus, The Martínez Brothers, Black Coffee e Paco Osuna), Hï Club (Anfisa Letyago, Chris Liebing, Adam Beyer, Charlotte de Witte) e Wild Corner (Pvblic Xcess). Inoltre, l'organizzazione ha rilasciato un biglietto diverso per coloro che volevano godersi la festa dalle 6 del mattino fino alla chiusura.
Una maratona di musica elettronica di 24 ore che ha riempito Platja d'en Bossa di turisti da quando le discoteche hanno aperto i battenti. Anche a Sant Antoni c'è stata molta musica questa mattina. La discoteca Es Paradis ha festeggiato la sua apertura con una line-up all'altezza: David Moreno, Bruno from Ibiza, Felix da Funk, Danny O, Macho Banana e Nells.
L'emozione di alzare le saracinesche dei locali notturni
Venerdì il Pacha e l'Amnesia hanno aperto e lo hanno fatto con grande entusiasmo, ma anche con il nervosismo della "prima volta". La chiusura per più di due anni ha fatto sì che tutto sembrasse di nuovo nuovo, anche se l'illusione rimane intatta.
Code interminabili e persone desiderose di entrare finalmente in una discoteca di Ibiza è quanto si è visto da mezzanotte nei dintorni del Pacha per partecipare alla festa del DJ Solomun. "È stato un giorno molto emozionante dopo due anni di chiusura. Eravamo tutti un po' nervosi, ma molto emozionati. Il cartello del tutto esaurito è stato appeso praticamente dalla prima ora della serata e abbiamo potuto percepire la buona atmosfera del pubblico, la voglia di ritrovarsi, ballare e ridere", ha dichiarato un portavoce dell'organizzazione.
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